Il catasto regionale degli impianti termici (CRITER)
Il Catasto regionale degli impianti termici è un sistema informativo relativo agli impianti termici presenti sul territorio regionale, contiene la registrazione dei dati relativi al libretto di impianto (documento obbligatorio per tutti gli impianti di climatizzazione invernale e/o estiva sia già esistenti che di nuova realizzazione – vedi regolamento regionale n. 1 del 01/04/2017)
Una volta registrato l’impianto verrà rilasciato un codice univoco di identificazione dell’impianto denominato “targa impianto”
Quali sono le scadenze?
– Per gli impianti di nuova realizzazione, il libretto di impianto deve essere predisposto dall’impresa installatrice entro 30 giorni dall’attivazione dell’impianto
– Per gli impianti preesistenti la predisposizione del libretto e la registrazione presso il CRITER deve avvenire contestualmente al primo intervento utile di controllo dell’impianto e, comunque, entro e non oltre il 31 dicembre 2018 prorogato al 31 dicembre 2019 (ad eccezione dei territori nei quali è ancora in vigore una campagna di controllo ai sensi dell’art. 27 del R.R. 03/04/2017 n. 1; in tal caso la scadenza è prorogata di dodici mesi dopo il termine della campagna)
Chi deve provvedere?
L’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell’impianto termico sono affidati al “responsabile di impianto termico”
Chi è il responsabile di impianto termico?
– la proprietà: in caso di unità immobiliari residenziali non locate (quindi ad esempio: unità immobiliari a disposizione, abitate dal proprietario)
– l’occupante a qualsiasi titolo: in caso di singole unità immobiliari residenziali (quindi ad esempio: il conduttore, il comodatario)
– l’amministratore di condominio: in caso di edifici dotati di impianti termici centralizzati
Quali sono gli impianti termici sottoposti alla normativa?
Nella Regione Emilia Romagna sono:
– caldaie alimentate a combustibili fossili (gas naturale, GPL, gasolio, carbone, olio combustibile, altri combustibili fossili solidi, liquidi o gassosi);
– impianti alimentati a biomassa legnosa (es. legna, cippato, pellet, bricchette);
– pompe di calore e/o collettori solari termici utilizzati per la climatizzazione invernale degli ambienti e/o la produzione di acqua calda sanitaria centralizzata con potenza termica utile complessiva superiore a 12kW;
– gruppi frigoriferi utilizzati per la climatizzazione estiva degli ambienti con potenza frigorifera utile complessiva superiore a 12kW;
– scambiatori di calore della sottostazione di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento;
– cogeneratori e trigeneratori;
– impianti centralizzati per la produzione di acqua calda sanitaria al servizio di più utenze od a uso pubblico;
– stufe, caminetti chiusi, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante esclusivamente nel caso in cui siano fissi e la somma delle potenze degli apparecchi installati nella singola unità immobiliare sia maggiore o uguale a 5kW.
Quali sono le esclusioni?
Sono esclusi dagli obblighi:
– cucine economiche, termo-cucine, caminetti aperti;
– scaldaacqua unifamiliari;
– impianti inseriti in cicli di processo
Che dati occorrono?
Al tecnico vanno forniti i seguenti dati:
- nome e cognome, c.f. del responsabile impianto
- dati catastali dell’immobile – reperibili nell’atto di acquisto o nel contratto di locazione
- codice POD (nel caso di impianto elettrico) è reperibile nella bolletta dell’energia elettrica
- codice PDR (nel caso di impianto a gas metano) è reperibile nella bolletta del gas
Le sanzioni
La mancata compilazione e registrazione dell’impianto è soggetta ad una sanzione amministrativa da 500 a 3.000 euro
Per approfondire: link al sito della Regione Emilia Romagna